Pubblicato da: orioblog | 16 marzo 2010

…I want to ride my bike

…I want to ride my bicycle, I want to ride it where I like…

Vietare. Questa è la soluzione. Pare che qualcuno sia caduto dalla bicicletta percorrendo l’argine e abbia poi piantato delle grane. Soluzione: argine vietato al transito delle biciclette e per i trasgressori un bella multa salata. Facile no? Perciò, con la bella stagione alle porte, accantonate pure l’idea di andare a Corte S.Andrea o a Somaglia pedalando sull’argine al riparo dalle automobili.

Si fa tanto parlare di piste ciclabili e poi si chiude la più lunga e sicura che abbiamo e che potremmo godere al costo di una semplice manutenzione ordinaria.

L’incuria e la cronica mancanza di buon senso ci hanno invece portati a questo bel risultato. Avanti così!


Risposte

  1. Quindi se mi ingozzo con un bicchiere di coca posso chiedere che venga ritirata dal commercio?
    Io non so cosa sia successo e come sia avvenuta questa caduta ma come come e’ possibile che se uno cade poi una strada venga chiusa?
    Chi ha la competenza sulla viabilitá di questa strada? La Provincia?

  2. Confesso di aver scritto il post di getto senza conoscere nel dettaglio come e quando si sono svolti i fatti. Posso solo immaginare una tipica situazione in cui uno cade in una buca e fa causa all’ente responsabile di quella strada. Se qualcuno ne sa di più ci faccia sapere.

    • Anche io ho immaginato la stessa situazione e ipotiziamo che sia vera, concordo con la minima manutenzione ma se uno va sull’argine non puó aspettarsi che non ci siano buche.
      La cosa assurda e’ che questa decisione dovrebbe essere resa nota in modo chiaro spiegandone i motivi, invece, a parte i cartelli di divieto, io non ho trovato alcuna informazione che mi dica chi ha preso la decisione, perché ed eventualmente fino a quando.
      Proposta… raccogliamo firme, protestiamo, scriviamo a Il Cittadino, rompiamo le palle … mi rifiuto di credere che andare sull’argine in bici sia pericoloso.

  3. Lo scorso anno piú di una volta sono venuto ad orio in bici usando un tratto dell’argine in questione quindi questa situazione mi da molto fastidio.
    Ieri ho scritto al settore viabilitá della Provincia di Lodi per avere informazioni.
    Vi tengo informati.

  4. Siamo in Italia e come al solito quando qualcosa funziona allora è meglio cambiarla!!!
    Non penso che così ci si tuteli da eventuali denunce, che potrebbero arrivare anche da chi cammina…
    Comunque l’idea delle firme non è male. Potremmo sentire Giuliano (Zaneletti) che come assessore all’ambiente potrebbe interessarsi.
    Sindaco e consiglieri, se ci siete, battete un colpo ;-))

  5. 5 giorni fa scrissi alla Provincia di Lodi per sapere di chi fosse la competenza viabilistica sull’argine.
    Niente. Nessuna risposta!
    La domanda era semplice. Mi chiedo a cosa serva un indirizzo email ed un Ufficio per le Relazioni con il Pubblico.

  6. Mi viene spontaneo pensare…. se si rompeva la testa … evitava di fare denuncia pertanto il nostro giro sull’argine lo potevamo ancora fare!
    Pazzesco ed inspiegabile, ma in Italia chi si prende la responsabilità di fare qualcosa?
    Saluti a tutti Bruna


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