Pubblicato da: orioblog | 29 marzo 2010

…I want to ride my bike (2)

Maggiori informazioni le trovate qui.

La nostra posizione non cambia. Vogliamo poter andare in bicicletta sull’argine liberamente.


Risposte

  1. Che sull’argine non possa andare in macchina mi sta benissimo, che non si possa andare in bici continuo a trovarlo “incredibile”.
    Viviamo in uno stato dove non ci sono i soldi per le scuole ma pretendiamo che le piste ciclabili siano fatte con righe, segnalazioni e cartelli come se fossere piste di atterraggio per i Boing.

    Mettiamo un cartello all’inizio dell’argine: “Strada con buche e sassi, vietato l’accesso agli imbranati”, per chi non comprende aggiungiamo anche un’altro messaggio piú terra terra cosí lo capiscono tutti: “Se cadete, sono c… vostri!!!”
    Non sará istituzionale ma almeno chi andava sull’argine in bici da quando aveva 4 anni potrá continuare a farlo.

    P.S. Le scorse settimane ho scritto all’ufficio relazioni con il pubblico di Provincia ed AIPO per sapere di chi fosse la competenza di tale divieto e non ho avuto nessuna risposta.

  2. Lorenzo ci stò se dobbiamo fare qualcosa uniamoci.
    Ciao Bruna
    PS: il nostro argine è una parte di noi, uscita da mio cortile il giretto si faceva qualsi esclusivamente sull’argine, fra un pò ci sono le viole ma noi non potremo raccoglierle, la gita alle elementari per noi era a piedi sull’argine, si raccoglieva erba salina…….. bei tempi! Ma a parte la preistoria… anche adesso poterci ri-andare vi garantisco che è una meravigliosa passeggiata, buche e…. imbranati a parte!

    • Io posso prerapare una lettera/volantino per raccogliere le firme da inviare a Provincia, AIPO e istituzioni varie.
      Mi riesce difficile raccogliere poi fisicamente le firme. Potremmo peró chiedere ai Bar ed ai negozianti di aiutarci a raccogliere le firme.
      Posso anche cercare di coinvolgere il comune di Livraga.

  3. Ieri ho inviatola la seguente email all’AIPO

    Spett. AIPO,
    Il comune di Orio Litta ha informato i cittadini del DIVIETO AL TRANSITO SULLE SOMMITA’ ARGINALI dell’Argine Maestro del fiume Po.
    Il divieto e’ stato emanato tramite una direttiva dell’AIPO. Il comunicato del Comune di Orio Litta si puo’ trovare a questo link:
    http://www.comune.oriolitta.lo.it/news/news_action.php?ACTION=download&cod_allegato=1576

    Dalle informazioni a mia disposizione emerge che i motivi del divieto sono:
    – preservare la staticita dell’argine minata dall’eccessivo traffico
    – le eccessive richieste di danni
    Vorrei peró chiedere alcune informazioni aggiuntive:

    1) Quale e’ la direttiva che ha stabilito questo divieto?
    2) Perche’ il divieto e’ esteso anche alle biciclette?

    Il tratto di argine tra il fiume Lambro fino a Somaglia, per i cittadini oriesi e’ da sempre una pista ciclabile naturale usata per qualche piacevole scampagnata in primavera ed in autunno. Non ho nulla da eccepire per quanto riguarda il divieto di automezzi, moto, camion etc.
    Non comprendo peró il motivo per cui non si possa andarci in bicicletta..

    Attendo un vostro cordiale riscontro
    Lorenzo Boffelli
    Cell. xxx xxxxxx

    Oggi ho ricevuto le telefonata di Sandro Campanini, responsabile delle pubbliche relazioni dell’ AIPO, il quale mi ha sostanzialmente confermato che il divieto alla circolazione delle bici e’ motivato dal fatto che una o piú persone sono cadute e poi hanno fatto richiesta di risarcimento danni.
    Dal punto di vista viabilistico, L’AIPO potrebbe cedere la competenza dell’argine al comune o altri enti a patto che questi si facciano carico della manutenzione.
    Tradotto in parole semplici. L’AIPO non vuole rogne, se il comune vuole correre il rischio, per loro va bene.

    Ora, supponiamo che uno vada sull’argine in bici, prenda una buca, cada e poi citi l’AIPO per essere risarcito.
    Io mi chiedo, come e’ possibile che questa persona possa vincere la causa?
    L’argine non e’ una strada, non mi pare che ci sia una sigla che lo identifichi come tale, non e’ asfaltato (almeno nel tratto che interessa a noi), non c’e’ neanche un cartello che lo qualifichi come pista ciclabile.
    Assomiglia molto ad una strada di campagna. Se cado in bici su un sentiero di campagna nel territorio di Orio Litta posso fare causa al comune perché ci sono le buche?
    Se vado su un sentiero di montagna in bici e cado, posso fare causa al comune perché ci sono le buche?
    Piú passa il tempo e piú la trovo tutta la questione priva del piú elementare buon senso.

    Incominceró con lo scrivere una lettera a Il Cittadino e poi cerchiamo di raccogliere firme!!!

  4. Lorenzo e Bruna avete perfettamente ragione.
    L’iniziativa di Lorenzo e davvero Ammirevole, peccato, che come al solito, quando si attende una risposta, specialmente se carica di buonsenso: Spesso si debba attendere invano!

  5. Certamente.
    Il rammarico è che l’amministrazione e le amministrazioni coinvolte, non le ho viste congiunte e unite in un opera di manifestazione e protesta contro questa assurdita. Cito alcune possibilità:
    -Iniziare unendosi, e facendo la voce grossa, per impedire questo scempio.
    – Coinvolgere le cittadinanze con la raccolta di adesioni, per mantenere l’argine percorribile come è sempre stato a memoria d’uomo.
    -Unirsi magari, agli agricoltori e i loro sindacati, alle associazioni, vedi cacciatori e pescatori, per far crescere il dissenso e riuscire in un opera di ostruzionismo effettivo, verso questa presa di posizione inconcepibile dell’Aipo.
    L’argine e quello che ci sta intorno, è un bene di tutti e di cui tutti debbano godere.

    • Accidenti Libero, ma sai proprio tutto, anche tutte le mosse che compiono in comune? Non avrai piazzato delle microspie per caso? Facci sapere se non fanno proprio niente niente che tiriamo subito loro le orecchie. 😉
      Ciao Libero! A presto!

  6. No non arrivo a tanto,
    Il fatto è che c’è molta carne al fuoco,
    molta gente coinvolta (in questo caso: agricoltori, cacciatori, pescatori, semplici persone che vanno come Lorenzo e Bruna sull’argine a passeggiare, e che vorrebbero continuare a farlo!) e perfortuna la stessa gente nei luoghi d’incontro del paese ne parla, i giornali ne parlano, dai giornali si è saputo, che bene o male nessuna amministrazione, sta facendo niente per risolvere questo problema, per esempio.
    E per il resto, rotonda caserma, non sono “cose nuove”, importi, se ne parla dalla campagna elettorale; bello è restare informati. Passando per Orio a piedi ieri, fuori dalla cartoleria, due anziani stavano parlando della caserma per esempio. Ci sono argomenti importanti in ballo, e come normale, in un paese piccolo, la gente mormora.

    • Invece di ascoltare quelli che “sparlano” e visto che a quanto pare sei sempre in giro, prova magari a fermare Zaneletti la prossima volta a fare quattro chiacchere con lui, magari ti racconterebbe quello che stanno facendo!
      Poi hai ragione, la rontanda è fra le cose “vecchie”, hai proprio ragione, e se non si fosse fermato un progetto 15 anni fa, oggi l’opera sarebbe una realtà. E così pure i dossi, che già c’erano, ma poi sono stati tolti perchè “sgraditi” a qualcuno.
      Se vuoi e se mi dici il tuo vero nome, possiamo vederci al bar (visto che sembra essere il fulcro del pensiero oriese):. Ne ho altre di cosucce carine da raccontarti. Il caffè lo offro io ovviamente
      A presto!

  7. Penso che se verrà fatto, qualcosa di concreto, non c’è bisogno che nessuno lo dica, ma si vedrà con il tempo.
    La gente, di bar o meno, merita il rispetto di tutti, e poi “parlare” in bene o in male, dell’operato delle amministrazioni, si è sempre fatto (pro e contro tutti). Dico solo che ci sono cose che non condivido, e penso di essere libero di farlo, se poi verrò smentito dai fatti, sarò il primo a chiedere scusa.

    • Prima di tutto certo che qui ci si da del tu!
      Secondo, non devi chiedere scusa a nessuno e sei ovviamente Libero (oltre che di nickname) di tifare per la minoranza (parla una che non ha mai nascosto le sue posizioni, figurati!). Però scusa non puoi dire che “non c’è bisogno che nessuno lo dica, si vedrà col tempo”, e poi prima del tempo dici che non stanno facendo niente! E’ un po’ contradditoria la cosa, o sbaglio? La gente parla sempre e da sempre ma mia nonna (che ha quasi 101 anni) e che si porta la saggezza del tempo sulle spalle dice sempre: “il bel tacere non fu mai scritto”). Se proprio dobbiamo parlare, scegliamo gli interlocutori giusti, altrimenti facciamo altro.
      A presto!

  8. Finalmente ho trovato qualche minuto per scrivere la lettera a “Il Cittadino”. Mi scuso per il ritardo.


    Egr. Direttore,
    negli ultimi mesi del 2009, l’AIPO (Agenzia Interregionale per il Fiume PO) ha emanato una direttiva con cui vieta il transito sull’argine del fiume Po. La motivazione e’ che il passaggio degli autoveicoli mina la stabilitá dell’argine. E questo mi trova perfettamente concorde.
    Il divieto di transito peró vale anche per le biciclette.
    Ho chiesto spiegazioni al responsabile delle Relazioni con il Pubblico dell’AIPO il quale mi ha confermato che il divieto al transito per le biciclette e’ causato dal fatto che qualcuno e’ caduto e poi ha citato l’AIPO in giudizio per farsi risarcire. Non conosco l’esito di tale procedimento.
    Io vado sull’argine in bicicletta da quando andavo alle elementari e mi rifiuto di credere che andare sull’argine in bici sia pericoloso.
    Inoltre l’argine non e’ una strada asfaltata (almeno nel tratto ad Orio Litta), non mi pare ci sia un numero che la identifichi come una normale strada. Io paragonerei l’argine ad una strada di campagna. Come e’ possibile che se qualcuno cade su una strada di campagna e richiede i danni possa in qualche modo vincere la causa.
    A me pare del tutto normale che se vado in bici su una strada sterrata mi devo aspettare delle buche e che lo faccio a mio rischio e pericolo.
    In questa storia non vedo alcuna traccia di buon senso. Abbiamo da un lato la Provincia che spende milioni di euro per allestire nuove piste ciclabili con tutti i segnali e le righe a norma peró non possiamo piú usare una strada di campagna come l’argine.

    Lorenzo Boffelli

  9. Non intendevo dire che non stanno facendo niente, ma che quello che fanno, io (per ora) non lo condivido, se poi sarò smentito dai fatti compiuti, che daranno sicuramente più vantaggi, che svantaggi a tutta la comunità, tanto di guadagnato per tutti, anche per me!

  10. Ok, mi sa che su questo argomento stiamo entrando in un loop infinito: dici di non conoscere e di non voler informarti con i diretti interessati, ma nello stesso tempo non condividi quello che stanno facendo (certo, come potresti condividere qualcosa che non conosci)…Mah!, non capisco, sarà che in questo periodo sono molto stanca, o magari che per partito preso non ti piacciono le decisioni di questa amministrazione così, a prescindere (e sarebbe più onesto ammetterlo).
    Quindi, per il momento, rinuncio.
    Ma non mollo 😉
    A presto!


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